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La risposta della Germania Est alla Coca Cola: la “Vita Cola” è, nei Länder della ex DDR, specialmente in Turingia, una delle bibite analcoliche più vendute. Ecco la sua storia.
In principio fu… un piano quinquennale
Nel 1956 il governo della Repubblica Democratica Tedesca approvò il suo secondo piano quinquennale, valido a partire dal 1958. Tra le direttive del documento c’era la necessità di aumentare per i cittadini della DDR l’offerta di bevande analcoliche. Per soddisfare questa richiesta il ministero per l’industria alimentare della Germania Est decise di affidare il compito alla VEB Chemische Fabrik Miltitz vicino a Dresda.
Un gusto inconfondibile
A guidare il progetto il dottor Hans Zinn, il direttore del reparto chimico della fabbrica. È lui a elaborare la ricetta della nuova bevanda. Ci sono oli essenziali di agrumi, vaniglia, caffeina e vitamina C, oltre a estratti di Cola.
Con l’aiuto della Technische Hochschule di Dresda vengono apportate alcune modifiche perché in origine la Vita Cola è così gasata da fare fatica a essere imbottigliata. Nell’ottobre 1958 la Landesbrauerei Leipzig inizia la produzione della Vita Cola che ad agosto di quello stesso anno era stata registrata all’ufficio brevetti della DDR.
Nonostante qualche previsione pessimista il nuovo prodotto è un successo in termini industriali e di vendite. Oltre allo stabilimento di Lipsia in pochi anni sono più di 100 gli impianti (negli anni Ottanta supereranno i 200) che produrranno la Vita Cola.
In barba a ogni legge del marketing il gusto della bibita è lo stesso, ma l’etichetta e la bottiglia sono diverse. Quel tipo di bevanda piace così tanto che nel 1967 viene lanciata la Club-Cola, che nell’idea delle autorità della DDR dovrebbe ricordare come gusto e avere come target lo stesso della Coca-Cola e che viene prodotta a Berlino Est.
La nuova vita
A differenza di molti prodotti in commercio durante il periodo della Repubblica Democratica, la Vita Cola è sopravvissuta alla Caduta del Muro.
Nel 1994 il marchio è stato rilevato dalla Thüringer Waldquell Mineralbrunnen che nel 1996 inizia a distribuire la bibita anche nei Länder della vecchia Germania Est. Dal 2005 Vita Cola è proprietà del Hassia-Gruppe con sede a Bad Vilbel, in Assia. I risultati commerciali sono ottimi (97,7 milioni di litri venduti nel 2023) con l’azienda che ha diversificato sempre di più la produzione andando incontro ai gusti dei vari clienti.
In Germania, Vita Cola è la più importante bevanda di Cola e in Turingia, dove la bibita è nata e ancora si produce, la Vita Cola è leader di mercato, davanti anche alla Coca Cola. E nel 2024 si è pure tolta la soddisfazione di sfidare (e battere) Nestlé in tribunale con il colosso costretto a ritirare dal mercato uno dei suoi prodotti Vitaliv perché troppo simile come nome alla Vita Cola.
Classe 1984, nato a Sesto San Giovanni quando era ancora la Stalingrado d’Italia. Germanocentrico, ama la Spagna, il Sudamerica e la Mitteleuropa. Collabora con Avvenire e coordina la rivista Cafè Rimet. È autore dei volumi “C’era una volta l’Est. Storie di calcio dalla Germania orientale”, “Rivoluzionari in campo” e coautore di “Non solo Puskas” e “Quattro a tre”.