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“Le guerre in Jugoslavia”, il podcast di BarBalcani. Un’intervista

Il podcast Le guerre in Jugoslavia racconta i fatti accaduti nei Balcani occidentali a partire dal 1991. La storia del Novecento e quella dei primi anni Duemila sono alcuni degli argomenti più ricorrenti nell’immensa produzione audio a cui stiamo assistendo negli ultimi tempi.

Tuttavia, il lavoro portato avanti da Federico Baccini, ha alcune caratteristiche peculiari che ci hanno spinto a realizzare quest’intervista. L’autore, veronese, classe 1994, giornalista professionista, appassionato di Balcani e di Unione Europea, vive a Bruxelles dal 2020 e ha fondato il progetto BarBalcani, newsletter sui paesi dei Balcani Occidentali, da cui prende vita anche Le Guerre in Jugoslavia. Non ci resta che andare avanti per scoprire meglio questo podcast.

Iniziamo parlando del podcast Le guerre in Jugoslavia e di come si inserisce all’interno del progetto complessivo di BarBalcani.

Le guerre in Jugoslavia è il podcast di BarBalcani che racconta la dissoluzione della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia dal 1991 e tutto il decennio di guerre civili, etniche e nazionalistiche che ne è scaturito. Si tratta di una sorta di macchina del tempo, che ci porta indietro nei Balcani degli anni Novanta. Esce una volta al mese per raccontare cosa stava accadendo proprio in quel mese di trenta anni fa: gennaio 2021 come il gennaio 1991, e così via, come gli eventi narrati si stessero svolgendo proprio in questo momento attorno a noi.

Questa scelta è stata determinata da due considerazioni. La prima è quella di trovare una formula più accessibile rispetto ai grossi manuali per descrivere un momento storico che si cita spesso, ma altrettanto spesso a sproposito, o in modo decontestualizzato, o senza alcuna conoscenza. L’uso del podcast come mezzo comunicativo, e del presente come tempo del racconto, è pensato per avvicinare un pubblico non necessariamente specialista a un tema piuttosto ostico.

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La seconda considerazione si inserisce in una scelta editoriale dell’intero progetto BarBalcani. La newsletter quindicinale (nata nel 2020) non affronta quasi mai il tema delle guerre nell’ex-Jugoslavia perché, appunto, sono passati venti o trenta anni da quegli eventi. Per quanto conoscere il passato sia fondamentale per comprendere il presente, non si può incancrenire i Balcani in quel ricordo oscuro. Racconta invece delle società presenti dei paesi balcanici – con le loro peculiarità e storie più o meno positive – mentre il podcast affronta un viaggio più lento, approfondito e articolato, con l’obiettivo di fornire un racconto non banalizzato delle guerre degli anni Novanta.

Le guerre in Jugoslavia
L’autore del podcast, Federico Baccini
Il tuo podcast è uno zoom sui fatti che praticamente, almeno in italiano, non si trova altrove. Pur con puntate molto brevi, ripercorre la storia del conflitto con lentezza e senza semplificazioni. Credi che questa scelta narrativa possa essere vincente in un periodo storico di instant podcast (instant tutto in realtà)?

Credo che, come in qualsiasi cosa, anche per i podcast (e per i progetti editoriali più in generale) serva pazienza. Pazienza nel definire un progetto che possa rispondere a un’esigenza del pubblico, ma anche nel perseverare quando sembra tutto arenarsi. Non si può viaggiare sempre sulle ali dell’entusiasmo, come quando nasce un nuovo progetto e tutta la naturale curiosità delle persone ripaga gli sforzi compiuti. Sono proprio i momenti in cui al lavoro non corrisponde l’attenzione ricevuta che mettono in mostra la solidità delle basi di una proposta, permettendole di proseguire, rafforzarsi e diventare qualcosa di duraturo.

In un momento in cui i podcast sono sempre più instant, non si può comunque non guardare in faccia la realtà e disinteressarsi delle tendenze degli ascoltatori. Per Le guerre in Jugoslavia la soluzione è stata proprio il compromesso tra la lunga durata del progetto – dieci anni – e la breve durata delle singole puntate, generalmente tra i 4 e i 6 minuti ciascuna. Considerato il tema affrontato, sarebbe difficile mantenere alta l’attenzione per più tempo.

Senza dimenticare che, in questo modo, è anche meno scoraggiante per un ascoltatore iniziare il podcast dalla prima puntata e riallinearsi rapidamente all’ultima pubblicata, senza perdersi nulla nel mezzo. Questo non deve far pensare che non ci sia un lavoro approfondito dietro le quinte, basato sullo studio e la rielaborazione di capisaldi della storiografia della dissoluzione della Jugoslavia come Le guerre jugoslave di Jože Pirjevec, a cui questo podcast deve tutto. 

Le guerre in Jugoslavia
Il logo del progetto BarBalcani
Ci piace parlare di podcast anche da un punto di vista tecnico. Ci sei solo tu dietro o c’è una squadra? Il montaggio è eccellente, te ne occupi tu?

Dal punto di vista tecnico mi occupo io di tutto, dalla stesura dei testi al montaggio del podcast, con gli strumenti e le conoscenze apprese durante gli anni di formazione alla Scuola di giornalismo “Walter Tobagi” di Milano e portate avanti in anni di lavoro da giornalista a Bruxelles. Alcuni aspetti, per forza di cose, al momento non possono essere professionali quanto desidererei (per esempio, non ho la possibilità di sfruttare un vero studio di registrazione). Ma anche questo fa parte di quella “pazienza” che credo sia fondamentale per un progetto in evoluzione: saper stringere i denti e fare il meglio possibile con quanto a disposizione, in attesa di cogliere l’opportunità giusta una volta che si presenta.

Quanto durerà ancora il podcast? 

Fino al 2001, quando finiranno i dieci anni di guerre nell’ex-Jugoslavia. Cioè il 2031, nella “macchina del tempo” del podcast. Al momento siamo nel bel mezzo della guerra in Bosnia ed Erzegovina, a più di due anni dall’inizio dell’assedio di Sarajevo, e ancora molto ci sarà da affrontare in Bosnia, in Croazia, in Kosovo e in Serbia. Ma anche in Macedonia, dove si assisterà all’ultima fase delle guerre nelle Repubbliche nate sulle ceneri della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia dissolta.

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Gianni Galleri
Gianni Galleri

Autore dei libri “Questo è il mio posto” e “Curva Est” - di cui anima l’omonima pagina Facebook - (Urbone Publishing), "Predrag difende Sarajevo" (Garrincha edizioni) e "Balkan Football Club" (Bottega Errante Edizioni), e dei podcast “Lokomotiv” e “Conference Call”. Fra le sue collaborazioni passate e presenti SportPeople, L’Ultimo Uomo, QuattroTreTre e Linea Mediana. Da settembre 2019 a dicembre 2021 ha coordinato la redazione sportiva di East Journal.