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Cinque libri sulla Bosnia oltre la guerra

La letteratura sui conflitti degli anni Novanta in ex Jugoslavia (e in particolare in Bosnia ed Erzegovina) è praticamente sconfinata. Più complesso è trovare libri sulla Bosnia che non abbiano come tema centrale quello della guerra o degli accadimenti ad essa collegati. Ne abbiamo parlato con Elisa Copetti, docente di lingua serba e croata all’Università di Udine e traduttrice dal 2006.

Elisa è anche una delle fondamenta di Bottega Errante Edizioni, per la quale si occupa della narrativa straniera. Ha tradotto autori e autrici provenienti dalla jugosfera anche per le case editrici Nutrimenti, L’Asino d’oro, Voland, Mimesis e altre. A lei abbiamo chiesto di provare a tracciare una lista di titoli che parlassero di Bosnia ed Erzegovina, ma che non fossero necessariamente incentrati sulla guerra e sui fatti tragici degli anni Novanta.

Se vuoi conoscere meglio Elisa Copetti leggi la sua intervista sul nostro sito: Tradurre dal serbo-croato: intervista a Elisa Copetti

Di seguito troverete una lista con cinque libri sulla Bosnia che spaziano su argomenti differenti e sono stati portati in Italia da cinque diverse case editrici: Bottega Errante Edizioni, Nutrimenti, Voland, Antonio Mandese Editore e Keller Editore.

Libri sulla Bosnia oltre la Guerra
La copertina di Shooting in Sarajevo (credit Bottega Errante Edizioni)
Shooting in Sarajevo di Luigi Ottani, a cura di Roberta Biagiarelli, Bottega Errante Edizioni, 2020

Un libro fotografico di Luigi Ottani a cura di Roberta Biagiarelli con i contributi di Mario Boccia, Jovan Divjak, Azra Nuhefendić, Luigi Ottani, Gigi Riva, Carlo Saletti.

Un libro nato dall’idea di fotografare (to shoot) Sarajevo dagli stessi luoghi dai quali i cecchini tenevano sotto assedio la città e i suoi abitanti venticinque anni fa. Con le fotografie sulla contemporaneità si riflette anche sulla questione irrisolta dell’impunità dei cecchini.

Di Roberta Biagiarelli su Meridiano 13 leggi anche: “A come Srebrenica”. Un monologo-testimonianza

Afferra il coniglio di Lana Bastašić, traduzione di Elisa Copetti, Nutrimenti, 2020

Un romanzo on the road alla ricerca della verità. Sara e Lejla, amiche divise dall’età adulta, percorrono le strade della Bosnia a partire da Mostar e dirette a Vienna per scoprire il destino di Armin e ricostruire la loro storia.

Lana Bastašić, bosniaca, è nata nel 1986 a Zagabria, ma è cresciuta a Banja Luka. Ha pubblicato due raccolte di racconti, un libro di storie per bambini e una raccolta di poesie. Con Afferra il coniglio (Nutrimenti 2020), suo primo romanzo, ha vinto lo European Union Prize for Literature 2020 ed è entrata nella selezione finale del Premio Nin, il più importante riconoscimento letterario per opere in lingua serba.

Di Lana Bastašić su Meridiano 13 leggi anche: “La Bosnia è un luogo silenzioso, intriso di sangue. Mai avrei pensato di sentire lo stesso silenzio in Germania”

Il funerale di zia Stana di Slađana Nina Perković, traduzione di Marijana Puljić, Voland, 2024

Un viaggio avvincente che in ventiquattro ore ci conduce in un remoto paesino della Bosnia tra personaggi grotteschi, scene curiose e un ritratto del paese davvero realistico.

L’autrice è nata a Banja Luka nel 1981, ha lavorato come corrispondente per i media nell’ex Jugoslavia e i suoi articoli sono apparsi anche su molti organi di stampa europei. Ha pubblicato la raccolta di racconti Kuhanje (“Cucinare”) e questo romanzo (titolo originale U jarku), che è già uscito in Francia ed è in fase di traduzione in Bulgaria e Germania, è stato insignito di una menzione speciale dal Premio dell’Unione Europea per la letteratura 2022.

Corpo Kintsugi di Senka Marić, traduzione di Elvira Mujčić, Antonio Mandese Editore, 2024

Una donna e il cancro, l’accettazione, la lotta e la Bosnia dei nostri giorni sullo sfondo, con il suo black humour e la stagnazione. Un romanzo potente che come un vaso kinzugi si interroga sulla malattia, la guarigione e la sopravvivenza.

Senka Marić, nata a Mostar, è poetessa, romanziera, traduttrice e redattrice della rivista letteraria Strane. Ha pubblicato tre libri di poesia di cui il più recente è Do smrti naredne (“Fino alla prossima morte”), oltre al romanzo Gravitacije (Gravità) vincitore del premio Štefica Cvek 2022 per la scrittura femminista. Corpo Kintsugi ha vinto nel 2018 il premio letterario Meša Selimović come miglior romanzo pubblicato nell’area dell’ex-Jugoslavia, nel 2022 l’English PEN Translates Award e nel 2023 è stato finalista per EBRD Literature Prize. Il romanzo è stato inoltre tradotto in inglese, spagnolo, tedesco, russo e ungherese.

Di Elvira Mujčić su Meridiano 13 leggi anche: “La buona condotta” del Kosovo. Un’intervista all’autrice

Origini di Saša Stanišić, traduzione di Federica Garlaschelli, Keller Editore, 2021

Crescere in Germania ed essere estraneo, ritornare in Bosnia senza volerlo, salutare la nonna e la sua demenza, ritrovare il proprio paese e non riconoscerlo. Un romanzo sulla lingua, sull’identità e sui luoghi dai quali casualmente proveniamo.

Saša Stanišić è nato a Višegrad nel 1978 e vive in Germania dal 1992. I suoi racconti e romanzi sono stati tradotti in oltre trenta lingue e hanno ricevuto numerosi riconoscimenti, tra questi il Deutscher Buchpreis 2019 per Origini, l’Eichendorff Literaturpreis, l’Hans Fallada Preis della città di Neumünster e lo Schillerpreis 2021 per la sua produzione letteraria.

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Redazione
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