Per mesi l’Ucraina è stata coinvolta in un acceso dibattito sulla necessità o meno di tenere le elezioni presidenziali nel marzo 2024, come originariamente previsto. Come sottolinea Claudia Bettiol in diretta da Kyiv, tutte le elezioni, comprese quelle presidenziali, sono vietate dall’attuale legge marziale del paese, imposta dopo che la Russia ha lanciato la sua invasione su vasta scala nel febbraio 2022. La questione però è lungi dall’essere risolta e ha alimentato un confronto politico mai visto nel paese dall’inizio dell’invasione russa.
Intanto Oleksandr Kamyšin, l’uomo incaricato di rilanciare l’industria bellica nazionale, ha dichiarato che l’Ucraina dovrebbe concentrarsi sulla produzione di armi, trasformandosi in un “arsenale del mondo libero” e fornendo armi per l’esportazione.
Ai microfoni di Radio 3 Mondo ne parlano Claudia Bettiol, giornalista di Osservatorio Balcani e Caucaso e Meridiano 13, e Alessandro Marrone, Responsabile del Programma Difesa e responsabile di ricerca nel Programma Sicurezza dello IAI (Istituto Affari Internazionali).
Per approfondire: La stanchezza della guerra. Una Kyiv surreale, un fronte caldo e una nuova legge sugli aiuti umanitari